Usa abusivamente il pass disabili e manda all’ospedale due agenti
Tutto è finito con un’elezione di domicilio (per resistenza, lesioni e oltraggio) direttamente al pronto soccorso dell’ospedale San Martino dove la donna è andata a farsi refertare, mentre due agenti (donne) della polizia municipale sono finite a quello del Galliera dove i medici le hanno giudicate guaribili in 7 giorni (salvo estensione della prognosi), una con ematomi a una spalla e a un ginocchio e graffi sulla mano, l’altra con un grosso ematoma a una mano e graffi sul collo.
Tutto era cominciato, venerdì scorso, a Carignano, dove la sessantunenne poi denunciata è stata scoperta a usare impropriamente il contrassegno disabili. Ha tentato di non fornire i dati del disabile associato al documento sostenendo che fossero coperti da privacy, recuperati in fretta da una delle agenti che ha chiamato il Centro operativo del Corpo per ottenerli: il permesso legato alla vettura era intestato alla madre della donna che non era a bordo e, anzi, si trovava in quel momento nell’appartamento in cui risiede, in un altro quartiere. Per questo le agenti della polizia municipale del I distretto, avendo trovato l’auto posteggiata illegittimamente in uno stallo riservato alle persone con ridotta capacità motoria, hanno proceduto al ritiro del contrassegno, come vuole la legge. La donna, però, non ha gradito il provvedimento. Prima ha letteralmente utilizzato un altro disabile (figlio di un’amica) facendolo scendere da una casa della zona e facendolo sistemare nella sua auto, per tentare di comprovare che l’utilizzo del contrassegno fosse legittimo (peccato che il contrassegno sia personale e non cedibile), poi aggredendo con violenza una delle agenti per tentare di riprendere il foglio che autorizza alla sosta negli stalli riservati. Ha tentato di strappare gli oggetti appesi al cinturone dell’agente (manette, radio e pistola) e si è letteralmente appesa al suo casco aggredendola da dietro e rischiando anche di strozzarla con il cinturino che serve a chiuderlo. Poi l’ha presa per il collo, causandole i graffi che sono poi stati refertati, l’ha tirata per la giacca staccando le mostrine, l’ha afferrata con forza per un braccio causando un grosso ematoma. Quando l’altra agente ha tentato di liberare la collega, la donna se l’è presa anche con lei. Le tre sono finite, cadendo, sulla recinzione di un cantiere, ma la sessantunenne ha continuato il suo atteggiamento violento tentando di recuperare il suo contrassegno disabili, nel frattempo riposto dall’agente aggredita dentro la giacca.
Nel frattempo sono arrivati i colleghi delle due agenti che hanno messo fine all’aggressione e hanno chiamato il 118 perché portasse le due agenti al pronto soccorso. Anche la donna ha chiesto di andare in ospedale, insistendo curiosamente perché non fosse il più vicino, ma quello del San Martino. Agli agenti intervenuti insieme a una commissario del distretto, ha tentato di dire che si sarebbe fatta male mentre tentava di dividere le due cantuné che, a suo dire, si stavano picchiando tra loro. Circostanza smentita da entrambe e poco credibile anche alla luce delle comunicazioni tra loro e il centro operativo della pm.
Oltre alla denuncia, la donna ha rimediato anche una sanzione per il posteggio nello stallo riservato ai disabili e, naturalmente, il ritiro del contrassegno.
Fonte: Genovaquotidiana
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